Le porte del mondo

il libro in cui ho scoperto dell’esistenza di Ibn Baṭṭūṭa


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Dai servi del medio evo nacquero gli elementi delle prime comunità; da questa popolazione municipale scaturirono gli elementi costitutivi della Borghesia.

La scoperta dell’America, la navigazione intorno all’Africa offersero alla Borghesia nascente nuovi campi d’azione. I mercati, dell’India e della China, la colonizzazione dell’America, il commercio coloniale, l’accrescimento dei mezzi di scambio e delle merci, comunicarono un impulso straordinario al commercio, alla navigazione all’industria, e conseguentemente uno sviluppo rapido all’elemento rivoluzionario della feudalità in dissoluzione.

L’antico sistema di produzione non poteva più soddisfare i bisogni che crescevano coll’apertura dei nuovi mercati. Il mestiere attorniato di privilegi feudali fu sostituito dalla manifattura. La piccola borghesia industriale sostituisce i padroni dell’arte; la divisione del lavoro tra le differenti corporazioni sparisce, innanzi alla divisione del lavoro nel laboratorio stesso.

Ma i mercati s’ingrandivano costantemente e con essi la domanda. La manifattura a sua volta divenne insufficiente: allora la macchina ed il vapore rivoluzionarono la produzione industriale. La grande industria moderna sostituisce la manifattura; la piccola borghesia manifatturiera cede il posto agli industriali milionari, capi d’armata dei lavoratori, cioè ai borghesi moderni.

La grande industria crea il mercato mondiale, di già preparato dalla scoperta dell’America. Il mercato universale accelera prodigiosamente lo sviluppo del commercio, della navigazione e dei mezzi di comunicazione. Questo sviluppo reagisce a sua volta sul mercato dell’industria ed a misura che l’industria, il commercio, la navigazione, le ferrovie si sviluppavano, la borghesia ingrandiva, decuplando i suoi capitali e respingendo all’indietro le classi trasmesse dal medio evo.

dal Manifesto del Partito Comunista — Karl Marx, Friedrich Engels, 1848